L’ alienazione è quando si cerca sopprimere o disfare la personalità dell’individuo, controllando e annullando il suo libero arbitrio, per rendere la persona dipendente da quello dettato da altri. Possiamo lasciare che le persone con disabilità rimangano alienate nella società in cui viviamo? E soprattutto, che cos’è la disabilità?
Cosa vogliamo fare?
Nel luglio 2015, trenta persone, con e senza disabilità, convivranno per cinque giorni in un piccolo paese della Catalogna per riflettere sulla “disabilità” attraverso un laboratorio di teatro contemporaneo.
Utilizzando il teatro di improvvisazione e situazione come strumento, arriveremo insieme a una performance finale che presenteremo nel teatro del paese stesso.
Come sarà il laboratorio?
Nella primavera del 2014 vicino a Firenze, l’associazione culturale dis.forme, con la partecipazione della “Stanza Arcobaleno”, un gruppo dedicato ad attività educative e ludiche e formato anche da persone con disabilità fisiche ed intellettuali, hanno promosso un laboratorio di teatro per dare un impulso alla riflessione sul concetto di disabilità. Il laboratorio “alien-abili?” ha presentato il suo spettacolo il 26 giugno del 2014 in Italia, dove è iniziata l’idea di offrire una coscienza diversa sulla disabilità.
In una situazione sociale dove permane la discriminazione, l’impegno per una atmosfera riflessiva si fa avanti con “alien-abili?”, che vuole dare impulso a punti di vista liberi e nuovi attraverso esercizi teatrali, improvvisazioni, dibattiti e performance.
Per l’efficacia dimostrata da questo laboratorio abbiamo deciso di ripetere l’esperienza, questa volta a Borgonyà, una antica colonia industrale della Catalogna. Convivendo sotto lo stesso tetto per cinque giorni viveremo un processo per promuovere un cambiamento dell’idea che abbiamo di disabilità.
Chi parteciperà?
Parteciperanno 25 persone. Cinque come facilitatori del laboratorio e venti come partecipanti. La metà dei partecipanti saranno persone con “disabilità fisiche o cognitive” che saranno cercate e selezionate in Catalogna. Inoltre alcuni dei partecipanti del progetto originario in Italia verranno a condividere la loro esperienza.
Come sarà la rappresentazione teatrale?
Il laboratorio si realizzerà a Espigolart, un centro di villeggiatura, arte e natura nel paese coloniale Borgonyà. L’operà teatrale sarà presentata nello stesso paese. A seconda delle possibilità dei partecipanti si potrà rappresentare l’opera anche nella città vicina di Vic.
Perché questa campagna?
La prima esperienza di questo laboratorio è stata possibile con pochi ricorsi e poco denaro. Adesso la proposta di ripeterlo convivendo per cinque giorni sotto forma di residenza porta diverse esigenze economiche.
Inoltre destineremo una parte del denaro la creazione di un reportage documentaristico e fotografico dell’esperienza, che sarà condiviso successivamente su internet in maniera gratuita, in modo da condividere parte del processo con un pubblico più grande.
Verkami è di grande aiuto per fare pubblica la necessità di un supporto economico per questo progetto. Il denaro richiesto serve a coprire i costi di vitto e alloggio per cinque giorni e per le necessità materiali del laboratorio, della performance e del documentario.
Chi porta avanti il progetto?
Il laboratorio “Alien-abili?” sarà coordinato da cinque persone che si dedicano al teatro, alla pedagogia e all’educazione sociale. Il progetto sarà una collaborazione tra le associazioni culturali “dis.forme”, “Lencería cultural” y “Espigolart”. Alcuni dei facilitatori del progetto saranno: Mercè Piqué, una creatrice imperfetta, con coraggio e umore, Esmeralda Elizalde, un’attivista sociale attraverso il teatro e Raúl Ornelas, uno sperimentatore della scena e della creazione.
+ Info
Per avere più informazioni visitate:
Pagina web di dis.forme
Facebook di dis.forme
Facebok di Lencería Cultural
Facebok di Espigolart
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