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CIUTAT MORTA (Des_Montaje 4F)

CIUTAT MORTA è un progetto di ricerca videografica che svela i fatti del caso 4F, uno dei casi di corruzione della polizia più gravi della Spagna, che ha avuto luogo a Barcellona il 4 Febbario del 2006.

Metromuster

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Due poliziotti corrotti

Il 19 ottobre 2011, due agenti della Guardia Urbana di Barcellona, Víctor Bayona e Bakari Samyang, vengono espulsi dal corpo della polizia e condannati a 2 anni di prigione, per aver inflitto gravi torture a uno studente di Trinidad e Tobago: Yuri Jardine. Nel processo è evidente il tentativo di manipolazione delle prove da parte dei due agenti per giustificare una dichiarazione dei fatti completamente falsa. Secondo le fabulazioni dei poliziotti, il giovane, -di razza nera- era colpevole di delitti che non aveva commesso, per i quali venivano richiesti vari anni di prigione. Il vero obiettivo per cui volevano mettere in carcere Yuri, era nascondere il delitto che avevano commesso gli agenti: abuso di potere e gravi torture.

Non era la prima volta che Víctor Bayona e Bakari Samyang si comportavano in questo modo. Nel processo del 4F, la testimonianza dei due poliziotti è stata l’unica prova ritenuta valida nella sentenza che ha portato all’incarcerazione di 5 giovani, accusati di aver inflitto gravi lesioni contro agenti della polizia. Tra loro c’è Rodrigo Lanza, che è in carcere da 4 anni e a cui restano ancora 14 mesi di prigione. Patricia Heras non ha potuto terminare di compiere la sua condanna. Ha deciso di suicidarsi l’aprile scorso. Tutti gli imputati del caso 4F hanno difeso reiteratamente la loro innocenza. Ci sono prove e testimonianze sufficienti che sostengono la loro innocenza, ma il giudice ha preferito credere solo alle testimonianze di Víctor Bayona e Bakari Samyang. Anche in questo caso i due poliziotti volevano forse nascondere un caso di gravi torture?

Cos’è successo il 4F?

Il 4 febbraio 2006 una festa in un centro sociale occupato in via Sant Pere Més Baix a Barcellona finisce con un scontro con la polizia. Durante i disturbi, un agente della Guardia Urbana viene ferito alla testa dall’impatto di un oggetto ed entra in coma. La versione ufficiale dei fatti immediatamente dopo l’incidente coincide con quella della maggior parte dei testimoni presenti: un vaso gettato da uno dei balconi della casa ha colpito la testa del poliziotto.

Nelle dichiarazioni fatte dall’ora sindaco della città, Joan Clos, il giorno dopo, viene ritenuta valida questa versione dei fatti. Inspiegabilmente, qualche ora dopo, la polizia cambia la storia, dicendo che l’agente era stato colpito da una pietra lanciata in orizzontale dalla strada. L’autore dell’aggressione sarebbe stato Rodrigo Lanza. Prima che la polizia cambiasse la versione dei fatti, Rodrigo e i suoi 2 amici erano stati vittima di torture nel commissariato della Guardia Urbana. Le denunce che avevano sporto in quel momento erano state respinte. Tre forensi dichiarano durante il processo che era impossibile che l’impatto che ha provocato il trauma al poliziotto fosse causato da una pietra lanciata in orizzontale dalla distanza in cui si trovava Rodrigo. Solo il forense della polizia presenta questa possibilità, che viene sostenuta da Víctor Bayona e Bakari Samyang.

Il vaso è scomparso dalla versione ufficiale dei fatti.

Il caso di Patri

Quella stessa notte, Patricia Heras e Alfredo Pestana fanno un incidente in bicicletta mentre tornano da una cena. Siccome Alfredo sanguina parecchio, qualcuno chiama un’ambulanza che li porta all’Hospital del Mar. Una volta arrivati all’ospedale Patricia viene identificata da vari poliziotti che vengono dai disturbi della via Sant Pere Més Baix, come una dei responsabili delle aggressioni contro la polizia. Patrizia e Alfredo dichiarano che non si trovavano sul luogo dei fatti. L’unica prova che hanno gli agenti per incolpare Patricia è la sua pettinatura.

Al processo, Patrizia è condannata a 3 anni di carcere. Dopo vari mesi di reclusione, durante un permesso, Patricia Heras si butta da una finestra.

Il caso di Yuri Jardine

Sette mesi dopo i disturbi di Sant Pere Més Baix, Yuri Jardine, studente di Amministrazione Aziendale, va con alcuni amici a una discoteca di Barcellona. Una volta arrivato al locale, una sua amica subisce un tentativo di molestie sessuali. Per cercare di difenderla Yuri finisce in una rissa. Gli amici dell’aggressore picchiano Yuri che riceve varie percosse e viene colpito da un bicchiere rotto che gli procura un taglio in testa. Gli aggressori si identificano quindi come poliziotti -pur trovandosi fuori servizio- e lo portano al commissariato della Zona Franca di Barcellona. Lì i poliziotti lo torturano per delle ore. Yuri riceve pugni e calci fino a perdere conoscenza. Appena viene rianimato lo colpiscono con un oggetto contundente e gli spengono sigarette sul corpo. In seguito gli propongono di fare un gioco con una pistola. Per poterlo accusare gli mettono della droga nelle tasche e inventano una storia secondo la quale il giovane si dedica al traffico illegale di sostanze stupefacenti. Yuri Jardine è il figlio del console di Trinidad e Tobago in Norvegia e vanta di una situazione economica ben privilegiata. Dopo aver dimostrato la sua innocenza nel processo in cui i due poliziotti sono stati condannati al carcere non è voluto tornare mai più a Barcellona. Attualmente soffre gravi conseguenze fisiche e psicologica dell’accaduto.

Necessità

La relazione tra i poliziotti condannati per il caso di Yuri Jardine e i fatti del 4F sono stati svelati poche settimane fa. Nonostante ciò, i media spagnoli non hanno parlato dell’argomento - che è stato invece trattato da televisioni di altri paesi come Chilevisión. Questo deliberato silenzio dei media ci porta a voler diffondere questa storia il più velocemente possibile, visto che Rodrigo Lanza sta compiendo una pena ingiusta e che il suicidio di Patricia Heras è direttamente collegato con la falsa accusa di cui è stata vittima.

Il nostro proposito è quello di creare un documento di 30 minuti in cui intervisteremo diverse persone che hanno avuto a che fare direttamente o indirettamente con il caso, e filmare immagini che aiuteranno a raccontare la storia. Non escludiamo la possibilità di portare a termine un lavoro più esteso nel futuro.

Il nostro lavoro verrà pubblicato con la licenza Creative Commons-No comercial-Compartir Igual e verrà diffuso per internet e tramite proiezioni e presentazioni per far conoscere il caso.

Per questo motivo vi presentiamo un budget molto limitato, per coprire i costi imprescindibili per poter realizzare e diffondere il video al più presto possibile.

Montaggio di 1 mese 1.500 €; disco rigido G Rais 250€; benzina 100€; registrazione in off 200 €; post-produzione suono 200 €; post-produzione 350 €; animazioni 500€; pellicole (x 30) 80€; registrazione DVD's 400€; stampa magliette 300€; affitto materiale aggiuntivo 120€; spese di gestione del progetto 211€. TOTAL: 4211€.

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10 comments

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  • Marilyz

    Marilyz

    over 10 years

    ¿Por qué han jubilado con honores a 4 policías torturadores y falsificadores de datos del 4F? Es repulsivo.

  • Sandro Uve

    Sandro Uve

    about 11 years

    Hola, gui mecenas del proyecto y nunca retire mi dvd. Queria saber como podia conseguirlo, gracias

  • Sandro Uve

    Sandro Uve

    about 12 years

    Como recibiremos el dvd del documental? Gracias!

  • Danile H.

    Danile H.

    about 13 years

    Hola

    Estoy lanzando una campaña de apoyo a proyectos interesantes para que puedan ser grabados en máxima calidad con las nuevas RED SCARLET-X

    http://danielhernandezaudiovisual.blogspot.com.es/p/red-scarlet-x.html

    Ánimo con vuestro proyecto

  • Lleida

    Lleida

    over 13 years

    Les samarretes seran en català?

  • @masaenfurecida

    @masaenfurecida

    over 13 years

    ¿CÓMO TENEIS TAN POCA VERGÜENZA DE HACER ESTO CON LA HAMBRUNA QUE HAY EN EL CUERNO DE ÁFRICA? ¿REALMENTE ESTO ES LO QUE HACE FALTA CUANDO HAY GENTE QUE MUERE DE HAMBRE? DONAR EL DINERO A ONGS, SINVERGÜENZAS.

  • Metromuster

    Metromuster
    Author

    over 13 years

    Eso dice alguna gente... En el docu saldrá lo que digan las personas que entrevistaremos. Si encontramos a alguien que estuvo allí y vio eso, no tenemos porque ocultarlo... Para nosotros, todos los testimonios son válidos, excepto el de los policías torturadores (que fueron los únicos que se tuvieron en cuenta en el juicio). Si conocéis a alguien que pueda informar sobre cualquier cosa relacionada con aquella noche, que escriba a [email protected]

  • fillaclos

    fillaclos

    over 13 years

    ¿Es cierto que la hija del alcalde Clos estaba en esa fiesta del lugar a donde acudió la Guardia Urbana? ¿se incluirá esta información en el Docu?

  • Metromuster

    Metromuster
    Author

    over 13 years

    Gracias por la info!!! Estamos recopilando todo tipo de testimonios sobre lo que pasó aquella noche y somos conscientes de la desvinculación de la casa de SPMB con el resto del movimiento okupa. Si puedes aportar más información o te interesa hacer declaraciones, escríbenos a [email protected]

  • onecarlost

    onecarlost

    over 13 years

    HAY KE DEJAT BIEN CLARO, KE LA KASA "OKUPADA" ERA UNA FIESTA DE PIJOS ,CONFIDENTES DE LA POLICIA Y CAMELLOS, KE LA PROPIA GUARDIA URBANA DE BACELONA SUBIO BEBIDA A LA CASA LA TARDE ESA, DECLARACION DE UNA VECINA DEL INMUEBLE; RODRI LIBRE YA !!!

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#01 / #CASTELLANO



DES_MONTAJE es un trabajo de investigación videográfica que busca dar a conocer la verdad sobre el caso 4F, uno de los casos de corrupción policial más graves que se han destapado en Barcelona.

DOS POLICÍAS CORRUPTOS
El 19 de octubre de 2011, dos agentes de la Guardia Urbana de Barcelona, Víctor Bayona y Bakari Samyang, son expulsados del cuerpo y condenados a más de 2 años de prisión, por torturas graves a un estudiante de Trinidad y Tobago: Yuri Jardine. En el juicio queda al descubierto el intento flagrante de manipulación de pruebas por parte de los dos agentes para justificar un relato de los hechos totalmente falso. Según la fabulación de los policías, el joven estudiante -de raza negra- era culpado de delitos que no había cometido, por los cuales pedían varios años de prisión. El objetivo de intentar enviar a Yuri a la cárcel era el de tapar el verdadero delito que habían cometido los agentes: el de abusos policiales y torturas graves.

No era la primera vez que Víctor Bayona y Bakari Samyang actuaban de esta manera. En el juicio del caso conocido como el 4F, el testimonio de los 2 policías fue la única prueba considerada válida en la sentencia que llevó a prisión a 5 jóvenes, acusados de lesiones contra agentes de la autoridad. Entre ellos se encuentra Rodrigo Lanza, que ya ha cumplido 4 años de condena y aun le quedan 14 meses de prisión. Patricia Heras no pudo acabar de cumplir la condena. Decidió suicidarse el pasado mes de abril. Todos los imputados en el caso 4F han defendido reiteradamente su inocencia. Hay suficientes pruebas y testimonios que corroboran esta inocencia, pero la juez prefirió creer sólo los testimonios de Víctor Bayona y Bakari Samyang. ¿Pretendían los dos policías también en esta ocasión ocultar un caso de torturas graves?

¿QUÉ PASÓ EL 4F?
El 4 de febrero de 2006, una fiesta en una casa ocupada de la calle Sant 
Pere Més Baix de Barcelona acaba en una pelea con la policía. Durante los disturbios, un agente de la Guardia Urbana es herido por el impacto de un objeto en la cabeza y  acaba en estado de coma. La versión oficial de los hechos inmediatamente después del incidente coincide con la de la mayoría de los testimonios presentes: alguien tiró una maceta desde uno de los balcones de la casa que impactóg en la cabeza del policía.

En las declaraciones que hace en la mañana siguiente el alcalde de la ciudad en aquel momento, Joan Clos, se da por válida esta versión de los hechos. Inexplicablemente, unas horas más tarde, la policía cambia la historia, alegando que el agente había sido herido en realidad por una piedra lanzada en horizontal desde la calle. El autor de esta agresión habría sido Rodrigo Lanza. Antes de que la policía cambiara la versión de los hechos, Rodrigo y dos compañeros suyos habían sido víctimas de torturas en un cuartel de la Guardia Urbana. Las denuncias que pusieron en aquel momento fueron desestimadas. 
Tres médicos forenses declararon durante el juicio que era imposible que el impacto que provocó el traumatismo en la cabeza del policía fuera causado por una piedra lanzada en horizontal desde la distancia en la que se encontraba Rodrigo. Sólo el forense de la policía planteó esta posibilidad, la cual fue corroborada por Víctor Bayona y Bakari Samyang.
La Maceta desapareció de la versión oficial de los hechos. 

EL CASO DE PATRI
Aquella misma noche, Patricia Heras y Alfredo Pestana tienen un accidente de bicicleta mientras vuelven de una cena. Como Alfredo sangra mucho, alguien avisa a una ambulancia que los lleva al Hospital del Mar. Una vez allí, Patricia es identificada por varios policías que vienen de los altercados ocurridos en Sant Pere Més Baix, como responsable de agresiones contra los agentes. Patricia y Alfredo aseguran en todo momento que no estuvieron allí. La única prueba que esgrimen los policías para inculpar a Patricia es el peinado que lleva. 
En el juicio, Patricia es condenada a 3 años de cárcel. Después de pasar varios meses encerrada, justo después de entrar en tercer grado penitenciario, Patricia Heras se tira de una ventana para acabar con su vida. 

EL CASO DE YURI JARDINE
Siete meses después de los incidentes de Sant Pere Més Baix, Yuri Jardine, estudiante de Administración y Dirección de Empresas, sale con unos amigos a una discoteca de Barcelona. Una vez allí, una amiga suya es acosada sexualmente por un individuo. Al intentar defenderla, Yuri se encara con esta persona y la discusión deriva en una pelea. Acto seguido, los amigos del agresor reducen a Yuri, que recibe varios golpes y acaba sangrando por el corte de un vaso roto en su cabeza. Los agresores se identifican entonces como policías —aunque se encuentran fuera de servicio— y se lo llevan al cuartel de la Zona Franca de Barcelona. Una vez allí, los policías torturan al joven durante horas. Yuri recibe puñetazos y patadas hasta perder el conocimiento. Al ser reanimado es agredido nuevamente con un objeto contundente. Los policías le apagan cigarrillos en su cuerpo e intentan ahogarlo con una fregona. Más tarde le proponen hacer un juego con una pistola. Para poder inculparlo, los policías ponen droga en su bolsillo e inventan una historia según la cual el joven estudiante se dedicaba al tráfico ilegal de sustancias. Yuri Jardine es hijo del cónsul de Trinidad y Tobago en Noruega y goza de una situación económica más que privilegiada. Después de demostrar su inocencia en el juicio y de que los dos policías fueran condenados a penas de cárcel, el joven estudiante no ha querido volver a Barcelona. Actualmente sufre secuelas físicas y psicológicas graves.

NECESIDADES
La relación entre los policías condenados por el caso de Yuri Jardine y los hechos del 4F han sido destapados hace pocas semanas. Aun así, los medios de comunicación de este país no han hablado del tema — a pesar de que haya sido noticia en televisiones de otros países, como Chilevisión. Este deliberado silencio mediático nos lleva a querer difundir esta historia lo más rápido posible, ya que Rodrigo Lanza está cumpliendo una pena de cárcel injusta y que el suicidio de Patricia Heras estuvo directamente relacionado con la falsa acusación de la que fue víctima. 

Nuestro propósito es hacer un documento de 30 minutos en el que entrevistaremos a diversas personas relacionadas directa o indirectamente con el caso, y en el que también se filmarán imágenes que ayudarán a contar la historia. No descartamos llevar a cabo un trabajo más extenso en el futuro.

La obra se publicará bajo licencia Creative Commons-No comercial-Compartir Igual y tendrá difusión por internet y a través de presentaciones y proyecciones para dar a conocer el caso. 

Es por este motivo que aquí os presentamos un presupuesto muy ajustado a las necesidades básicas que nos surgen para poder realizar y difundir el vídeo lo antes posible, y en el que se cubre el mínimo imprescindible de gastos.

Montaje durante 1 mes 1.500 €; disco duro G Rais 250€; gasolina 100€; gravación off 200 €; postproducción sonido 200 €; postproducción 350 €; diseño y animaciones 500€; cintas (x 30) 80€; gravación DVD's 400€; impressión camisetas 300€; alquiler material adicional 120€; gastos gestión proyecto 211€. TOTAL: 4211€.

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5 comments

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  • Nike:Pursesvp

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    almost 13 years

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  • Miquel

    Miquel

    over 13 years

    Muy interesante¡¡¡

    ¿Cómo podemos saber el grado de financiación que ya ha alcanzado el proyecto?

  • Pedro

    Pedro

    over 13 years

    Necesitamos saber como son las caras del tal Bayona y del tal Samyang.

  • Metromuster

    Metromuster
    Author

    over 13 years

    Gracias por la info!!! Estamos recopilando todo tipo de testimonios sobre lo que pasó aquella noche y somos conscientes de la desvinculación de la casa de SPMB con el resto del movimiento okupa. Si puedes aportar más información o te interesa hacer declaraciones, escríbenos a [email protected]

  • onecarlost

    onecarlost

    over 13 years

    HAY KE DEJAT BIEN CLARO, KE LA KASA "OKUPADA" ERA UNA FIESTA DE PIJOS ,CONFIDENTES DE LA POLICIA Y CAMELLOS, KE LA PROPIA GUARDIA URBANA DE BACELONA SUBIO BEBIDA A LA CASA LA TARDE ESA, DECLARACION DE UNA VECINA DEL INMUEBLE; RODRI LIBRE YA !!!

#08 / 8 DE JUNY: PRE-ESTRENA DEL DOCUMENTAL 4F.

Com ja us hem anat informant aquests últims dies, hem aconseguit acabar el documental sobre el cas 4F, que finalment s'anomena: "4F, NI OBLIT NI PERDÓ".

Aquest canvi de nom es deu al fet de no voler-se confondre amb la campanya anomenada "Desmontaje4F".

Tal com avançava el Setmanari de Comunicació Directa (http://setmanaridirecta.info/noticia/un-documental-sobre-cas-4f-desmunta-tesi-oficial-que-va-portar-quatre-joves-preso) la pel·lícula aporta noves informacions del tot innèdites sobre el cas, les quals volem compartir amb totes vosaltres aquest dissabte a la pre-estrena que farem a Barcelona.

Hi seran present algunes de les afectades del cas. Hi haurà valoracions personals d'algunes de les protagonistes i acabarem fent un debat.

No hi podeu faltar: finalment sabrem la veritat.

Si voleu assistir-hi, podeu escriure'ns a través de Verkami o enviant un mail a [email protected].

Encara queden places, però no trigueu en reservar la vostra.

Especifiqueu quanta gent

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#07 / 4F-Final del túnel.

[castellano más abajo]

Companyes,

disculpeu-nos si no us hem estat informat degudament sobre l'estat del projecte Des_muntage-4F, la veritat és que ens hem penjat força amb la comunicació, però no amb el projecte en si. Fer una pel·lícula és un procés llarg i laboriós, i aquest no és precisament un projecte fàcil. Portem un any treballant i ja comencem a veure el final del túnel. Rodrigo Lanza va sortir de la presó el dia 29 de desembre passat, i després d'haver-ho documentat degudament, donem per finalitzat el rodatge. Recordem que Rodrigo era la última persona que encara restava empresonada per aquest cas.

El dia 4 de Febrer d'enguany, celebrant els 7 anys del cas que ens concerneix, anunciarem en exclusiva una petita sorpresa que serà el preludi del documental que es llançarà definitivament aquesta primavera. Us mantindrem informades al respecte.

I no patiu, que us enviarem aquestes pròximes setmanes la samarreta.

Prometem no decebre a ningú amb aquest projecte.

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#06 / Presentació de Desmuntatge_4F Work-in-Progress

Estimades,

Aquest dissabte dia 17 de març presentem un primer tall del documental sobre el cas 4F que portem filmant des de novembre. La quantitat de material ens ha desbordat i el calendari s'ha allargat més del que pensàvem. Tot i així, gràcies a la bona gent de l'Astilla de l'Hospitalet, us podem oferir un primer tast del documental que pensem tenir acabat aquest estiu. Serà una projecció d'uns 30 minuts amb algunes de les entrevistes que hem fet més imatges d'arxiu. Després farem un debat per parlar de cas 4F i de les últimes novetats.

L'acte serà de les 19 a les 22h.

Després, a partir de les 22h. hi haurà festa amb concerts, en motiu del tercer aniversari de l'alliberament de l'Astilla.

Adreça: CSOA L'ASTILLA L'HOSPITALET, Avinguda Vilafranca, 22 (Hospitalet).

event al FB

Queridas,

Este sábado 17 de marzo presentamos el primer corte del documental sobre el caso 4F que llevamos filmando

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#05 / Manifestació el 4 de febrer

Amigues,

el 4 de febrer es celebren 6 anys de totes les injustícies relacionades amb el cas 4F. Les que estigueu a Barcelona, esperem que pogueu assistir a les diferents convocatòries de protesta.
Aquí us deixem el vídeo-convocatòria per a la manifestació:

http://www.youtube.com/watch?v=M5H_DPR1LTg

Us demanem que feu màxima difusió d'aquest vídeo i que el compartiu a les xarxes socials.

Per altra banda, el documental que ens hem proposat fer gràcies a la vostra ajuda, avança a un ritme frenètic. Ja tenim més de 15 entrevistes i ben aviat començarem l'edició. Així que esperem tenir resultats en un mes. Us anirem informant.
Moltes gràcies pel vostre suport i la vostra paciència.
Plegades, ben aviat, desmuntarem el 4F.

#04 / # FRANÇAIS



DÉ_MONTAGE est un reportage d'investigation qui veut faire connaître la vérité
sur le procès "4F", un des cas de corruption policière les plus graves qui ait été mis
en lumière à Barcelone.

DEUX POLICIERS CORROMPUS
Le 19 octobre 2011, deux agents de la Guardia Urbana de Barcelone (Police
Municipale), Victor Bayona et Bakari Samyang, sont expulsés du corps de police
et condamnés à plus de 2 ans de prison, pour tortures aggravées sur un étudiant
de Trinidad y Tobago: Yuri Jardine. Pendant le procès est démontré la tentative
flagrante de manipulation de preuves de la part des deux agents afin de justifier
une version des faits totalement fausse. Selon l'affabulation des deux policiers, le
jeune étudiant - noir de peau - était coupable de délits qu'il n'avait pas commis, et
pour lesquels ils demandaient plusieurs années de prison. L'objectif d'envoyer Yuri
en prison était de couvrir le vrai délit qu'avaient commis les agents: délit d'abus
policiers et tortures aggravées.
Ce n'était pas la première fois
















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#03 / Èxit de la campanya

[en castellano más abajo]
Donat l'èxit que ha tingut la campanya per a la realització del vídeo DES_MUNTANT 4F, hem decidit que, davant el probable panorama de superar de llarg els 4.211 euros que pretenem recaptar pel vídeo, l'excedent vagi destinat dirèctament al grup de suport de Patricia Heras i Rodrigo Lanza, que estan duent a terme la campanya desmontaje4f (www.desmontaje4f.org).
És per aquest motiu, que us encoratgem a que seguiu fent donacions més enllà de l'objectiu fixat, amb la garantia de que els companys de desmontaje4f us informaran de la recepció dels diners per tal de fer-ne l'ús que considerin pertinent.
Aprofitem per agraïr-vos de tot cor el vostre suport i us assegurem que no us decepcionarem amb el resultat de la investigació que estem duent a terme.
salut,
L'equip de METROMUSTER.

Dado el éxito que ha tenido la campaña por la realización del vídeo DES_MUNTANT 4F, hemos decidido que, ante el probable panorama de superar de largo los 4.211 euros que



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#02 / Manifestació 12 de novembre

Aprofitem per recordar-vos que aquest dissabte, 12 de novembre, a les 18h. hi ha manifestació al Forat de la Vergonya de Barcelona en solidaritat al Rodri i a la Patri. No hi podeu faltar!!!

Aprovechamos para recordaros que esete sábado, 12 de noviembre, a las 18h. hay manifestación en el Forat de la Vergonya de Barcelona en solidaridad con Rodri y Patri. No podéis faltar!!!

#01 / #CASTELLANO



DES_MONTAJE es un trabajo de investigación videográfica que busca dar a conocer la verdad sobre el caso 4F, uno de los casos de corrupción policial más graves que se han destapado en Barcelona.

DOS POLICÍAS CORRUPTOS
El 19 de octubre de 2011, dos agentes de la Guardia Urbana de Barcelona, Víctor Bayona y Bakari Samyang, son expulsados del cuerpo y condenados a más de 2 años de prisión, por torturas graves a un estudiante de Trinidad y Tobago: Yuri Jardine. En el juicio queda al descubierto el intento flagrante de manipulación de pruebas por parte de los dos agentes para justificar un relato de los hechos totalmente falso. Según la fabulación de los policías, el joven estudiante -de raza negra- era culpado de delitos que no había cometido, por los cuales pedían varios años de prisión. El objetivo de intentar enviar a Yuri a la cárcel era el de tapar el verdadero delito que habían cometido los agentes: el de abusos policiales y torturas graves.

No era la primera vez que Víctor Bayona y
















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