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Due poliziotti corrotti
Il 19 ottobre 2011, due agenti della Guardia Urbana di Barcellona, Víctor Bayona e Bakari Samyang, vengono espulsi dal corpo della polizia e condannati a 2 anni di prigione, per aver inflitto gravi torture a uno studente di Trinidad e Tobago: Yuri Jardine. Nel processo è evidente il tentativo di manipolazione delle prove da parte dei due agenti per giustificare una dichiarazione dei fatti completamente falsa. Secondo le fabulazioni dei poliziotti, il giovane, -di razza nera- era colpevole di delitti che non aveva commesso, per i quali venivano richiesti vari anni di prigione. Il vero obiettivo per cui volevano mettere in carcere Yuri, era nascondere il delitto che avevano commesso gli agenti: abuso di potere e gravi torture.
Non era la prima volta che Víctor Bayona e Bakari Samyang si comportavano in questo modo. Nel processo del 4F, la testimonianza dei due poliziotti è stata l’unica prova ritenuta valida nella sentenza che ha portato all’incarcerazione di 5 giovani, accusati di aver inflitto gravi lesioni contro agenti della polizia. Tra loro c’è Rodrigo Lanza, che è in carcere da 4 anni e a cui restano ancora 14 mesi di prigione. Patricia Heras non ha potuto terminare di compiere la sua condanna. Ha deciso di suicidarsi l’aprile scorso. Tutti gli imputati del caso 4F hanno difeso reiteratamente la loro innocenza. Ci sono prove e testimonianze sufficienti che sostengono la loro innocenza, ma il giudice ha preferito credere solo alle testimonianze di Víctor Bayona e Bakari Samyang. Anche in questo caso i due poliziotti volevano forse nascondere un caso di gravi torture?
Cos’è successo il 4F?
Il 4 febbraio 2006 una festa in un centro sociale occupato in via Sant Pere Més Baix a Barcellona finisce con un scontro con la polizia. Durante i disturbi, un agente della Guardia Urbana viene ferito alla testa dall’impatto di un oggetto ed entra in coma. La versione ufficiale dei fatti immediatamente dopo l’incidente coincide con quella della maggior parte dei testimoni presenti: un vaso gettato da uno dei balconi della casa ha colpito la testa del poliziotto.
Nelle dichiarazioni fatte dall’ora sindaco della città, Joan Clos, il giorno dopo, viene ritenuta valida questa versione dei fatti. Inspiegabilmente, qualche ora dopo, la polizia cambia la storia, dicendo che l’agente era stato colpito da una pietra lanciata in orizzontale dalla strada. L’autore dell’aggressione sarebbe stato Rodrigo Lanza. Prima che la polizia cambiasse la versione dei fatti, Rodrigo e i suoi 2 amici erano stati vittima di torture nel commissariato della Guardia Urbana. Le denunce che avevano sporto in quel momento erano state respinte. Tre forensi dichiarano durante il processo che era impossibile che l’impatto che ha provocato il trauma al poliziotto fosse causato da una pietra lanciata in orizzontale dalla distanza in cui si trovava Rodrigo. Solo il forense della polizia presenta questa possibilità, che viene sostenuta da Víctor Bayona e Bakari Samyang.
Il vaso è scomparso dalla versione ufficiale dei fatti.
Il caso di Patri
Quella stessa notte, Patricia Heras e Alfredo Pestana fanno un incidente in bicicletta mentre tornano da una cena. Siccome Alfredo sanguina parecchio, qualcuno chiama un’ambulanza che li porta all’Hospital del Mar. Una volta arrivati all’ospedale Patricia viene identificata da vari poliziotti che vengono dai disturbi della via Sant Pere Més Baix, come una dei responsabili delle aggressioni contro la polizia. Patrizia e Alfredo dichiarano che non si trovavano sul luogo dei fatti. L’unica prova che hanno gli agenti per incolpare Patricia è la sua pettinatura.
Al processo, Patrizia è condannata a 3 anni di carcere. Dopo vari mesi di reclusione, durante un permesso, Patricia Heras si butta da una finestra.
Il caso di Yuri Jardine
Sette mesi dopo i disturbi di Sant Pere Més Baix, Yuri Jardine, studente di Amministrazione Aziendale, va con alcuni amici a una discoteca di Barcellona. Una volta arrivato al locale, una sua amica subisce un tentativo di molestie sessuali. Per cercare di difenderla Yuri finisce in una rissa. Gli amici dell’aggressore picchiano Yuri che riceve varie percosse e viene colpito da un bicchiere rotto che gli procura un taglio in testa. Gli aggressori si identificano quindi come poliziotti -pur trovandosi fuori servizio- e lo portano al commissariato della Zona Franca di Barcellona. Lì i poliziotti lo torturano per delle ore. Yuri riceve pugni e calci fino a perdere conoscenza. Appena viene rianimato lo colpiscono con un oggetto contundente e gli spengono sigarette sul corpo. In seguito gli propongono di fare un gioco con una pistola. Per poterlo accusare gli mettono della droga nelle tasche e inventano una storia secondo la quale il giovane si dedica al traffico illegale di sostanze stupefacenti. Yuri Jardine è il figlio del console di Trinidad e Tobago in Norvegia e vanta di una situazione economica ben privilegiata. Dopo aver dimostrato la sua innocenza nel processo in cui i due poliziotti sono stati condannati al carcere non è voluto tornare mai più a Barcellona. Attualmente soffre gravi conseguenze fisiche e psicologica dell’accaduto.
Necessità
La relazione tra i poliziotti condannati per il caso di Yuri Jardine e i fatti del 4F sono stati svelati poche settimane fa. Nonostante ciò, i media spagnoli non hanno parlato dell’argomento - che è stato invece trattato da televisioni di altri paesi come Chilevisión. Questo deliberato silenzio dei media ci porta a voler diffondere questa storia il più velocemente possibile, visto che Rodrigo Lanza sta compiendo una pena ingiusta e che il suicidio di Patricia Heras è direttamente collegato con la falsa accusa di cui è stata vittima.
Il nostro proposito è quello di creare un documento di 30 minuti in cui intervisteremo diverse persone che hanno avuto a che fare direttamente o indirettamente con il caso, e filmare immagini che aiuteranno a raccontare la storia. Non escludiamo la possibilità di portare a termine un lavoro più esteso nel futuro.
Il nostro lavoro verrà pubblicato con la licenza Creative Commons-No comercial-Compartir Igual e verrà diffuso per internet e tramite proiezioni e presentazioni per far conoscere il caso.
Per questo motivo vi presentiamo un budget molto limitato, per coprire i costi imprescindibili per poter realizzare e diffondere il video al più presto possibile.
Montaggio di 1 mese 1.500 €; disco rigido G Rais 250€; benzina 100€; registrazione in off 200 €; post-produzione suono 200 €; post-produzione 350 €; animazioni 500€; pellicole (x 30) 80€; registrazione DVD's 400€; stampa magliette 300€; affitto materiale aggiuntivo 120€; spese di gestione del progetto 211€. TOTAL: 4211€.
10 comments
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Marilyz
¿Por qué han jubilado con honores a 4 policías torturadores y falsificadores de datos del 4F? Es repulsivo.
Sandro Uve
Hola, gui mecenas del proyecto y nunca retire mi dvd. Queria saber como podia conseguirlo, gracias
Sandro Uve
Como recibiremos el dvd del documental? Gracias!
Danile H.
Hola
Estoy lanzando una campaña de apoyo a proyectos interesantes para que puedan ser grabados en máxima calidad con las nuevas RED SCARLET-X
http://danielhernandezaudiovisual.blogspot.com.es/p/red-scarlet-x.html
Ánimo con vuestro proyecto
Lleida
Les samarretes seran en català?
@masaenfurecida
¿CÓMO TENEIS TAN POCA VERGÜENZA DE HACER ESTO CON LA HAMBRUNA QUE HAY EN EL CUERNO DE ÁFRICA? ¿REALMENTE ESTO ES LO QUE HACE FALTA CUANDO HAY GENTE QUE MUERE DE HAMBRE? DONAR EL DINERO A ONGS, SINVERGÜENZAS.
Metromuster
Author
Eso dice alguna gente... En el docu saldrá lo que digan las personas que entrevistaremos. Si encontramos a alguien que estuvo allí y vio eso, no tenemos porque ocultarlo... Para nosotros, todos los testimonios son válidos, excepto el de los policías torturadores (que fueron los únicos que se tuvieron en cuenta en el juicio). Si conocéis a alguien que pueda informar sobre cualquier cosa relacionada con aquella noche, que escriba a [email protected]
fillaclos
¿Es cierto que la hija del alcalde Clos estaba en esa fiesta del lugar a donde acudió la Guardia Urbana? ¿se incluirá esta información en el Docu?
Metromuster
Author
Gracias por la info!!! Estamos recopilando todo tipo de testimonios sobre lo que pasó aquella noche y somos conscientes de la desvinculación de la casa de SPMB con el resto del movimiento okupa. Si puedes aportar más información o te interesa hacer declaraciones, escríbenos a [email protected]
onecarlost
HAY KE DEJAT BIEN CLARO, KE LA KASA "OKUPADA" ERA UNA FIESTA DE PIJOS ,CONFIDENTES DE LA POLICIA Y CAMELLOS, KE LA PROPIA GUARDIA URBANA DE BACELONA SUBIO BEBIDA A LA CASA LA TARDE ESA, DECLARACION DE UNA VECINA DEL INMUEBLE; RODRI LIBRE YA !!!